Piccola storia di una copertina…
Partiamo dalla fine.
Questa è.
La copertina che dal prossimo marzo cercherà di farsi notare nelle librerie franco-belghe.
Dall’idea alla realizzazione, questa immagine ha seguito un percorso non proprio lineare, che vorrei raccontare.
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Primo passo, primo (mezzo) errore: decido di creare non uno, non due, non tre, ma tanti piccolissimi bozzetti di studio da proporre allo sceneggiatore, alla editor, all’editore.
La confusione è assicurata!
Capisco subito che manca l’idea forte, quella in grado di prevalere da subito sulle altre, nonostante 2 o 3 oggettivamente mediocri rimangano subito staccate dal gruppo di testa, col risultato che i primi sondaggi sono piuttosto vaghi e sembra difficile trovare la strada giusta. Con una prima veloce prova di colore cerco di capire se, al di là del disegno, qualcuna abbia maggiori potenzialità rispetto alle altre o prometta una potenza grafica superiore.
Personalmente, ho un debole per la quinta, nella quale sotto a un cielo rosso sangue Giulio II troneggia su di un mucchio di cadaveri e gatti indemoniati. Ma l’attenzione di Jodorowsky viene attratta dalla mano insanguinata della numero 7 (si vede un crimine!). Nella mia indecisione, una preferenza di questo peso è quello che ci vuole.
Dopo alcuni studi preparatori, passo al disegno a matita definitivo.
Anche se nel bozzetto di partenza l’ambientazione era appena visibile (dettaglio che avrà la sua importanza tra poco…), sono rimasto fedele all’idea iniziale. La scena è ambientata, con un certo contrasto con la figura stessa del Papa, in un’umile e sporca stalla, prendendo spunto da una scena del fumetto.
Un’altra idea è che tutto deve emergere da una grande, drammatica, oscurità. In questo senso, certi dettagli dello sfondo sono puramente di riempimento, perchè nella versione finale e colorata, saranno a malapena visibili.
L’imprevisto però, si sa, è sempre in agguato, e ci coglie mentre Florent Bossard è già al lavoro sul colore…
Dalla Delcourt arrivano delle perplessità proprio sull’ambientazione. Non è certo un problema di censura (un Papa in una stalla???), quanto di mancanza di quella ricchezza che caratterizzava la copertina del primo volume e che dava immediatamente al lettore il tono della serie.
Dopo aver superato un primo momento di panico/sconforto, mi rimetto al lavoro.
La prima necessità è quella di non buttare via completamente il lavoro fatto da me e da Florent. Giulio II e ‘mano’ rimangono dove sono; tutto il resto è da rifare, in maniera che rimanga coerente con quegli elementi.
Dopo aver recitato i salmi e santificato tutti i martiri del calendario, per quanto riguarda il disegno la copertina è terminata.
Sono contento di vedere che avevano ragione in Delcourt: così è decisamente più impressionante!
Il lavoro è ora di nuovo nelle mani del colorista e pochi giorni (e qualche prova di stampa) dopo, abbiamo l’immagine finale.
Nonostante qualche intoppo e una partenza non proprio decisa e convinta, ne sono molto soddisfatto.
Anche se l’ultima parola, naturalmente, non spetta a me.
décembre 2nd, 2010 at 11:58
sei un pazzo, un fottutissimo pazzo!
te lo meriti, così impari a strafare.
ci godo.
décembre 13th, 2010 at 00:02
E’ un tutorial stratosferico! O_O Sono impressionata, complimenti!
…su Kinart ci sarebbe stato benissimo! sigh!
décembre 14th, 2010 at 16:50
Alberto,
hai ragione, niente da dire
Ketty, scusami!
Non ho pensato al tuo invito.
Al prossimo giro non mancherò!
Theo
janvier 17th, 2011 at 02:39
Ciao!
complimenti per il blog!
spero un giorno di trovare il volume anche in Italiano
mars 4th, 2011 at 14:11
Grazie Elisa,
spero anch’io che la serie prima o dopo venga tradotta in italiano. C’è qualche trattativa avviata e con l’uscita del secondo (questo aprile) e terzo volume (più avanti) qualcosa si concretizzerà.
février 15th, 2011 at 03:12
[...] This post was mentioned on Twitter by Octavio Aragão, Octavio Aragão. Octavio Aragão said: Le Papa Terrible, de @alejodorowsky e Theo ~> http://www.7heo.com/jules2/?p=326 (via #PedroBouça) [...]
février 15th, 2011 at 16:41
Che lavoro impressionante! Complimenti, sono rimasto a bocca aperta.
Paolo
mars 4th, 2011 at 14:13
Ciao Paolo, scusa il ritardo.
Le tue parole mi fanno molto piacere; avevo già apprezzato infatti anche il tuo lavoro, se non sbaglio su un tutorial scritto per kinart.
A presto e buon lavoro.